3 Ottobre
Già nella seconda metà del secolo scorso dalle nostre valli si era avuto un esodo di oltre 1.100 persone dirette in gran parte verso l'America Meridionale con minore afflusso verso quella del nord.
Il maggior contingente venne dato da Mezzano e Transacqua.
Il primo paese diresse i suoi emigranti verso gli Stati Uniti, dove nel Colorado venne fondato un borgo con la denominazione di Primiero, a testimonianza del lavoro della nostra gente in quella zona.
Ma anche i Canalini dovettero cercare nuove fonti di lavoro ed adattarsi ad emigrare.
Nel 1887 soltanto 40 persone espatriate in America erano riuscite a tornare in Italia.
Nel periodo successivo il fenomeno migratorio, diventato esclusivamente stagionale, comprese una media annuale di 960 persone.
Nel censimento del capitanato di Primiero del 1890 si trovano degli accenni precisi. "Gli abitanti diminuirono da 10.983 a 10.585, cioè del 4% circa, e questa diminuzione riflette nella quasi totalità il comune di Canal San Bovo il quale perdette 340 abitanti su 4.000". Nell'anagrafe di 10 anni più tardi (1900) si metteva in rilievo che la zona aveva dovuto risentire la maggiore diminuzione percentuale di abitanti del trentino.
3 Ottobre 1693
Iniziano in quest'anno a funzionare le prime scuole femminili nel Primiero.
Fino ad allora l'istruzione era stata una prerogativa esclusivamente maschile.
Si fa affidamento sulla testimonianza dell'arciprete di Fiera don Giovanni Battista Zanoni che afferma esservi a Fiera due maestre: Orsola Rigona e Maddalena Turra.
L'arciprete don Giuseppe Mosconi da Mezzano scriverà nel 1726: "maestri di figli sono ex professi, li signori primissario e capellano di scuola del ss.mo, (che venivano pagati dal padre dello scolaro tramite una tassa mensile proporzionata alle loro condizioni); maestre di figliole sono diverse, quasi in ogni villa". Mentre a Fiera per i maschi i maestri sono generalmente i sacerdoti primissari, "per i villaggi qualche contadino, già istruito, nell'inverno insegna a leggere e scrivere e così ancora qualche contadina", si intuisce per le ragazze.
Così, senza rilevanti innovazioni, si proseguirà fino al 1700. Solamente nel 1770 verranno fondate le "scuole popolari del Tirolo", che diventeranno scuola di tutti e non solo di pochi privilegiati.