7 Giugno 1915
A pochi giorni dallo scoppio della Prima Guerra Mondiale le truppe italiane avevano dato avvio all'occupazione della Valle del Vanoi, gli alpini del battaglione Feltre occuparono il Monte Agaro, il Monte Remita e il pizzo degli uccelli; alcune pattuglie scesero dal Passo Broccon fino al ponte di San Bortol, poi si ritirarono nella posizione raggiunta dal grosso del battaglione.
Qualche giorno dopo gli alpini si appostarono nella zona di Ronco fino al Rebrut; nei giorni seguenti la conca di Canale.
L'occupazione definitiva avvenne ieri, 5 giugno.
In riferimento a quel giorno, si narra un curioso episodio.
Un giovane si era recato in chiesa a suonare "el bot" (così si chiamava il rintocco della campana) per annunciare la morte di un bambino nato alcune ore prima; all'uscita fu affrontato da una pattuglia italiana, una delle prime entrata in paese, accusato di aver fatto un segnale al nemico e minacciato di immediata fucilazione; poi, vista la sua giovane età, lo condussero dal sagrestano; questi spiegò che da noi si usa un simile segnale per avvertire la popolazione che è morto un bambino.
La pattuglia, per assicurarsi, si recò a vedere il piccolo, poi lasciò libero il giovane.
In seguito a questo fatto, qualche giorno dopo giunse ai parroci della Valle l'ordine di non suonare più le campane per nessun motivo.
E tutte le campane tacquero; il loro silenzio portò un'altra nota di tristezza nell'animo della gente già scossa dal susseguirsi dei tragici fatti della guerra.