12 Aprile 1771
Sulla piazza di Fiera, dal banditore Colombini, viene emessa un'ordinanza riguardante il commercio, in quei tempi protetto dall'Austria.
Si trattava del commercio del tessuto di mussola, che serviva ai nostri antenati per confezionare le camicie.
Questa l'ordinanza:
"Ai sensi degli eccelsi ordini, ultimamente spiccati seriamente, si inibisce e si interdice a chi che sia, l'introduzione in questo paese di qualsiasi sorta di mussoline o filo di mezzo bombace, di cui resta proibito parimenti il farne acquisto altrove, che nelle quattro ordinarie fiere di Bolgiano (Bolzano), sotto la pena di perdita di dette materie o d'altre in sussidio".
Così chi voleva comperare il tessuto per farne una camicia o camicetta o un altro capo, non poteva acquistarlo a Feltre ma doveva recarsi, per forza, a Bolzano nelle 4 fiere ordinarie di allora.
La camicia dei nostri antenati era a maniche larghe, con carrè o sprone, anche ricamato per gli eleganti che avevano la femena brava de laorar de le so man.
Per i signori e per qualche occasione era anche arricchita da volani ed ornata di pizzo al collo ed ai polsi.
La classe media si distingueva dalla camicia più semplice, in certi casi bordata da passamaneria.
La classe povera indossava una camicia ancora più semplice di fattura, priva di ornamenti.
A proposito di camicia (camisa) alcuni proverbi in dialetto:cavar anca la camisa = ridurre sul lastrico; darghe a uno le so camise: licenziarlo; restar co la pura camisa = perdere tutto per calamità; infine il più noto ovvero nasest co la camisa = chi è molto fortunato.