L’area archeologica del Duomo costituisce un sito di indubbio interesse storico e turistico ed è gestita dall’associazione culturale “Il Fondaco per Feltre” e dai suoi volontari animatori culturali appositamente preparati., in convenzione con la Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Venezia e le province di Belluno , Padova e Treviso ,
Dopo una lunga chiusura dovuta alle restrizioni conseguenti alla sciagurata pandemia del virus covid, riapre il 5 giugno 2021 e le aperture proseguiranno il sabato e la domenica (10-13 e 16-19) fino al 1 novembre 2021. Potranno accedere per 30 minuti15 visitatori al massimo ogni volta. Ci sarà una breve presentazione all’esterno di 10 minuti alla quale seguirà la visita al sito sotterraneo di 20 minuti. Bisognerà indossare la mascherina , igienizzarsi le mani e mantenere la distanza di un metro fra le persone non conviventi.
E’ necessaria la prenotazione , per la visita nei giorni di apertura dei weekend e per quelli extra,nel sito del Fondaco per Feltre che si può contattare per e mail ( segreteria@fondacofeltre.it ) o al numero 3296116142.
I circa 900 metri quadrati sotterranei sotto il sagrato del Duomo di Feltre permettono un tuffo nel passato della città. Ci sono botteghe e strade lastricate di epoca romana , ipocausti ( riscaldamento romano a pavimento con cunicoli necessario nel clima invernale ) due grandi aule con pavimentazione a tessere di mosaico, la probabile primissima sede episcopale e l’antico battistero absidato a pianta circolare.
Da sottolineare che l’ingresso è libero , anche se è possibile un’offerta libera . Questa è stata una scelta sofferta, voluta e confermata in tempi di difficoltà economiche che si riflettono anche nel settore culturale e turistico.
In questo contesto prezioso risulta poi il ruolo assicurato dagli animatori culturali de “Il Fondaco per Feltre”che garantiscono non solo l’accesso, ma anche la visita con spiegazione a questo sito offrendo ai visitatori tutte le informazioni del caso. Il che è frutto di una preparazione specifica, non esclusa la frequenza a corsi di formazione, e di una regia che fa capo a Mattia Curto.
Previa prenotazione con la segreteria del Fondaco, la visita per gruppi organizzati è possibile praticamente nel corso di tutto l’anno.