Il 12 maggio scorso si è conclusa la quindicesima
edizione di Zootmark international 2013 di
Bologna, la fiera internazionale dei prodotti per
animali tenuti in casa. Una grande esposizione
nella quale si può trovare davvero di tutto per
ciò che si rivolge ad ogni tipo di animali
domestici: dalle attrezzature di vario genere,
dai guinzagli ai giocattoli, dalle cucce alla
biancheria, dalle gabbie agli acquari. Insomma un
vero e proprio mondo parallelo rispetto a quello
dei “padroni” anche in termini di numeri perché
in Italia la popolazione umana e quella degli
animali da compagnia si assesta praticamente
sulla stessa cifra, ossia circa 60 milioni,
secondo i dati ufficiali
dell’Assalco-Associazione nazionale delle imprese
per l’alimentazione e la cura degli animali da compagnia.
La stima riguarda, ovviamente, gli animali che vivono in casa o nei giardini privati e non quelli in libertà, perché è impossibile quantificarne il numero.
Tra gli animali si fa la distinzione tra quelli convenzionali (animali d’affezione) e quelli non convenzionali (che poi sono tutti gli altri). Dei primi, i gatti superano i cani per 7,5 milioni contro 7 milioni, quasi a sorpresa anche perché per definizione il cane, almeno una volta era “il miglior amico dell’uomo”.Degli animali non convenzionali 2 milioni sono i roditori e i lagomorfi (criceti, cavie, cani della prateria, conigli nani); 1,4 milioni i rettili (tartarughe e testuggini in genere, ma anche serpenti, lucertole e simili); 13 milioni gli uccellini di specie diverse (dai canarini ai pappagalli); 30 milioni i pesci.
Ma, negli ultimi tempi sembra stia prendendo
sempre più piede la moda di allevare ragni. Una
specie in particolare, la tarantola rose cilena,
è quella più gettonata ed esportata in tutto il
mondo. Per venti euro e una dieta composta
principalmente di scarafaggi e vermi vivi una
volta alla settimana, la tarantola del Cile sta
diventando un animale domestico per tutti. Ed
anche per lungo tempo, perché la femmina può vivere fino a 25 anni.
Di questo tozzo e peloso, ma innocuo, ragno
nonostante i suoi quindici centimetri di
diametro, ne vengono esportati migliaia di
esemplari ogni anno che sono trasportati per via
aerea in contenitori di plastica di piccole
dimensioni e dotate di un certificato ufficiale.
Ancora una volta siamo a ricordare che non solo chi maltratta gli animali ma anche chi li abbandona rischia sanzioni penali pesanti. In base alla Legge 189/04, infatti, si può essere puniti con l’arresto fino a un anno o con un’ammenda sino a 10.000 euro.
Ed allora, si tratta di una questione di civiltà per fermare la prassi degli abbandoni: chi assiste a un caso di abbandono deve far sentire la propria voce e denunciare alle autorità giudiziarie (Carabinieri, Polizia di Stato, Corpo Forestale, Polizie locali) i colpevoli di tali atti, segnalando tutti gli elementi necessari ad individuare i responsabili. Se l’animale viene lasciato da un auto anche il numero di targa può essere un elemento importante per l’identificazione del colpevole.