22 ottobre 2017 Strada dello Schener entro sei mesi la gara d’appalto
I sindaci feltrini hanno dato il via libera al progetto esecutivo Dalla Torre: «Si è atteso fin troppo, ora facciamo l’opera». È l’unico progetto esecutivo nella scheda viabilità sottoscritta dai sindaci feltrini, nell’ambito dell’Odi, quello della messa in sicurezza del pericoloso tratto di strada dello Schener, fra Ponte Serra e Ponte Oltra, cofinanziato dai comuni di confine. E il presidente di Unione montana feltrina, Federico Dalla Torre, mette fretta sull’avvio dei lavori. «Mi aspetto che entro sei mesi si vada alla gara d’appalto. Ma prima di ogni cosa, è necessario che tutti gli attori, dai comuni di confine alla provincia di Belluno e a quella autonoma di Trento, si mettano a tavolino, per chiarire chi mette cosa, quanto a fondi, in modo tale che non ci siano dubbi e non si procrastini ulteriormente questo ultimo passaggio, peraltro critico dal punto di vista idrogeologico, che va a completare definitivamente un’opera, sancita nell’accordo di programma risalente al 2001».Nei giorni scorsi il presidente della Comunità di Valle di Primiero, Roberto Pradel, ha dato notizia dell’accordo fra i Comuni bellunesi per lo Schener, la più importante strada di accesso al Primiero che insiste quasi tutto sulla provincia di Belluno. Si tratta di destinare gli otto milioni dei “Fondi per i Comuni di confine” al programma di interventi sullo Schener e in particolare alla nuova galleria con imbocco (per chi viene da Fonzaso) all’altezza della cava della ditta Pasa e sbocco in prossimità del rivo d’acqua che si incontra poco prima del ponte d’Oltra. Adesso dunque, non c’è più tempo per gli indugi, dice il presidente dell’Unione montana feltrina, Federico Dalla Torre. «Sono stato chiarissimo con tutti, l’accordo con la provincia autonoma di Trento risale al 2001, di passi ne sono stati fatti, nel frattempo. Ma è ora di completare l’opera. Ci metteremo tutti attorno a un tavolo per sottoscrivere chi fa che cosa, chi mette quanto. I comuni di confine sono disposti a liberare dai cinque agli otto milioni di euro, la provincia autonoma ne metterà sette e la regione Veneto ne metterà cinque. Veneto Strade farà l’esecutore delle opere e i comuni di Lamon e Sovramonte faranno i testimoni privilegiati di questo accordo, assieme alla Comunità di valle di Primiero e Vanoi. È il momento di entrare nel concreto, di scoprire le carte e di mettere la borsa sopra la tavola. Mi aspetto che entro sei mesi sia fatta la gara per l’assegnazione dei lavori. Ricordo a tutti che questo è l’unico progetto esecutivo nella scheda sulla viabilità».È un lavoro che ci si aspetta da anni, ricorda il presidente Dalla Torre, perché è dal 2001 che sussiste la convenzione fra regione Veneto e provincia autonoma di Trento per gli interventi da realizzare sulla statale 50 Passo Rolle. «In questo lungo lasco sono state sistemate le tre gallerie, si è realizzata la variante di Moline e adesso bisogna aggredire l’unico punto critico rimasto. Ricordo che su questo tratto incombe anche una frana: se dovesse staccarsi, bloccherebbe l’unico tratto di collegamento. Non ci sono strade alternative. Pensiamo solo ai trasporti di merci: se vogliamo far correre l’economia, adesso per noi è il momento di metterci a correre più veloci ancora».