Sono circa 7 mila gli ettari di bosco colpiti ed abbattuti dall’ondata di maltempo del 29 ottobre scorso. Il forte vento con raffiche fra i 100 e i 200 km orari ha causato lo schianto di 2 milioni di metri cubi di alberi pari a 4 volte il prelievo boschivo provinciale annuo.
Sono i dati che emergono da una prima rilevazione del Servizio Foreste e Fauna della Provincia di Trento. Secondo le prime stime, circa la metà del legname caduto sarà ancora usufruibile nella filiera del mercato, il resto verrà usato per la produzione di energia da cippato. Le aree più colpite risultano Fiemme e Fassa, Primiero, il Pinetano e gli Altipiani ma anche Grigno e Vezzena.
Per affrontare con tempestività la pianificazione urgente delle azioni necessarie, il Dipartimento territorio, agricoltura, ambiente e foreste ha convocato ed attivato una task force che coinvolge i proprietari forestali e delle imprese di lavori boschivi ma anche liberi professionisti del settore, con l’obiettivo di condividere le azioni da attivare nel più breve tempo per fare sistema.
Secondo il neo Presidente della Provincia Fugatti: "Si tratta di un evento davvero straordinario che ha inciso pesantemente su una parte importante del territorio trentino".
“Si tratta di un evento davvero straordinario, che ha inciso pesantemente su una parte importante del territorio trentino, che pure non supera il 2% della superficie forestale provinciale – ha dichiarato il presidente Maurizio Fugatti – ma sono certo che la nostra Comunità sia in grado di fronteggiare anche questa situazione critica mettendo in campo un’azione di sistema capace di guardare prioritariamente all'interesse collettivo del nostro territorio. Da parte della Provincia siamo impegnati anche su questo fronte specifico della calamità che ci ha coinvolto, con un’azione di regia generale e di supporto nei confronti di tutti gli attori della filiera”.
La task force del legno ha già avuto un primo incontro in cui si sono discusse le e misure che sarà necessario mettere in campo per la massima valorizzazione possibile della filiera locale e del prodotto legnoso che deriverà dal recupero dehli schianti, ma anche le capacità di assorbimento della grande quantita di legname da parte della filiera trentina.
Una seconda riunione della task force è già stata convocata e sono chiamati a partecipare anche la Sezione legno di Confindustria, l’Associazione dei proprietari forestali privati e la Camera di Commercio di Trento. E’ in fase di preparazione da parte del Servizio Foreste e Fauna un piano di azione che dovrà consentire di affrontare in modo strutturato le varie fasi, che vanno dal ripristino della viabilità forestale al recupero della biomassa legnosa, fino alle attività di ricostruzione e ripopolamento forestale distrutti dall’evento.
Anche il Consorzio dei Comuni Trentini sta eseguendo una rilevazione per far emergere i comuni più colpiti e i conseguenti effetti finanziari che l’evento determinerà nei prossimi anni con l’obiettivo di valutare le necessarie azioni di sostegno che la Provincia dovrà da mettere in campo.