In seguito ai recenti aumenti delle bollette dell’energia elettrica Acsm Primiero ha pubblicato il seguente comunicato stampa, in cui motiva l’impossibilità di ridurre gli aumenti dell’energia agli utenti.
Questo il Comunicato Acsm Primiero :“L’aumento generalizzato dei prezzi e delle materie prime non ha risparmiato neppure il mercato energetico che, a seguito di tali dinamiche eccezionali, ha registrato importanti rialzi nelle bollette di fornitura dell’energia elettrica e del gas. Nonostante l’intervento statale volto ad azzerare gli oneri di sistema e calmierare i costi di fornitura, sono molti i consumatori che auspicano ulteriori riduzioni dei prezzi.
Nel caso del territorio di Primiero, lo sguardo è puntato verso ACSM, società ex municipalizzata dei comuni che, attraverso il suo Gruppo di imprese, rifornisce di energia la quasi totalità delle utenze locali. Ad essa si invoca un intervento ma la questione non è così semplice ed automatica come può sembrare. Il mercato dell’energia è infatti notevolmente complesso ed articolato e non consente margini di azione.
Seppur i prezzi di vendita dell’energia prodotta dalle centrali nel 2021 abbiano subito una forte impennata, la disponibilità produttiva del Gruppo ACSM non costituisce strumento automatico di intervento a favore della clientela. Questo perché come tutti i produttori nazionali, anche il Gruppo ACSM non cede l’energia prodotta direttamente al cliente finale ma bensì a grossisti operanti sulla borsa elettrica sulla base di contratti di lungo periodo, annuali o pluriannuali ove spesso i prezzi sono stati antecedentemente fissati. Il tutto per un obbligo normativo che impone una completa separazione funzionale tra produttore, distributore e venditore di energia.
L’energia necessaria per i fabbisogni della clientela viene infatti acquistata dalla società di vendita ACSM Trading S.r.l. non direttamente da ACSM o da Primiero Energia che devono rimanere completamente escluse dai processi di vendita ai clienti finali, ma bensì al prezzo di mercato della borsa elettrica dove i margini per operare sconti sono estremamente minimi o addirittura, vista l’estrema volatilità dei prezzi, nulli. In tale contesto ACSM Trading, non solo non ha alcun vantaggio o guadagno, ma nell’attuale contesto di mercato registra risultati economici negativi che peseranno notevolmente sul proprio bilancio.
Dal
lato produttivo invece, anche se l’incremento dei prezzi registrato dalla metà
dell’anno 2021 ha
fatto aumentare i ricavi delle centrali idroelettriche del Gruppo ACSM, occorre
però tener conto di alcuni fattori che incidono negativamente nel breve e medio
periodo e di cui bisogna tenere necessariamente in considerazione. Su tutti,
forte preoccupazione è espressa nei confronti delle misure che il Governo ha
introdotto col Decreto Legge “sostegni ter” del 27 gennaio scorso. Tale norma
introduce per il 2022 un tetto dei prezzi per i produttori elettrici da fonti
rinnovabili sulla base della media dei dieci anni precedenti che risulta essere
pari a circa 60 Euro al MWh. Tutti gli eventuali ricavi superiori a tale prezzo
dovranno essere devoluti gratuitamente al Gestore dei Servizi Energetici (GSE)
che li utilizzerà per calmierare le bollette sul territorio nazionale.
Impensabile immaginare quindi che il gruppo ACSM in tale contesto possa
ottenere extraprofitti o margini eccezionali. A complicare ulteriormente la
situazione vi è la forte incertezza sul rinnovo delle grandi concessioni
idroelettriche, in scadenza nel 2023, che impongono elevati sforzi per
mantenerle in capo alle comunità locali. Si ricorda inoltre che eventuali
profitti dell’idroelettrico vengono comunque riversati sul territorio locale
sotto forma di dividendi ai comuni soci e di altre ricadute sociali, economiche
ed ambientali prodotte dal Gruppo ACSM.
In
questo particolare momento storico si possono ancor di più apprezzare i
risultati delle lungimiranti scelte operate dal territorio del Primiero e gli
sforzi sostenuti dal Gruppo ACSM, nell’importante investimento locale nel campo
del teleriscaldamento. Infatti, a fronte degli elevati rincari dei prodotti
petroliferi (gas e gasolio in primis) le tariffe e le bollette dell’energia
termica di ACSM Teleriscaldamento non hanno subito modifiche consentendo quindi
alla cittadinanza di beneficiare di un servizio di qualità, ecologico ed
economico per il riscaldamento dei propri edifici.
Anche alla luce di una situazione congiunturale di prezzi che rimarrà difficile per gran parte del 2022, ACSM sta già valutando con i Soci eventuali interventi che possano in qualche modo limitare le conseguenze dell’attuale situazione contingente”.