Ma quest'anno la decima edizione non ci sarà, cala infatti il sipario su una delle manifestazioni simbolo di Primiero, come spiega l'associazione Aguaz in un lungo post su facebook: il primo scoglio è il ricambio generazionale, il "gruppo che ormai quasi 10 anni fa diede vita all'Associazione Aguaz non c'è più, o meglio, molti dei suoi componenti, fondatori e chi è entrato un po' più tardi in questo bellissimo mondo, ci sono ancora [...] non ci sentiamo certo dei vecchietti ma il tempo che ci manca per dedicarci con tutti noi stessi al volontariato in quell'immane mole di lavoro che è sempre stato il SotAlaZopa ci ha spinto, gradualmente, ad arrivare ad alzare bandiera bianca".
Oltre il budget, che i volontari sono riusciti nel corso degli anni a rispettare, lanciando l'anno scorso addirittura un crowdfunding con uno splendido video manifesto dell'evento, sono le nuove leve a mancare, e la voglia di mettersi in gioco in un evento divenuto importante, senza perdere la spensieratezza di un tempo.
Speriamo che questo sia solo un arrivederci, e che il "piglio diverso" di cui parla l'associazione nel post, possa davvero svilupparsi e portare a qualcosa di nuovo e ugualmente bellissimo, altrimenti dovremo davvero renderci conto che ad alzare bandiera bianca non è solo un'associazione di volontari che a saputo realizzare un festival di tutto rispetto nonostante le critiche di molti, dimostrando a gruppi "più grandi" in numero e in età media come si possa collaborare e lasciare da parte egoismi e secondi fini, ma una nuova intera generazione di primierotti che non ha saputo ancora una volta mettersi in gioco.