Primiero avrà il suo museo di nuovissimo allestimento in una cornice pregevole come Palazzo delle Miniere - uno degli edifici più significativi della valle - e la sua apertura ufficiale avverrà il 7 luglio. L’idea del museo è stata portata avanti con molto impegno dall’Assessore alla Cultura dell’Amministrazione di Primiero San Martino di Castrozza, Francesca Franceschi, che si è spesa nelle varie fasi della sua attuazione, ottenendo un finanziamento nazionale di un milione di Euro che ha reso possibile l’intervento impegnativo e radicale. Gli allestimenti, ad opera dello Studio naturalistico Cavagna e Cian, eseguiti con il legname dei boschi comunali distrutti dalla tempesta Vaia, accompagnano in modo originale, leggero e piacevole il visitatore, raffigurando, interpretando e spiegando la storia di Primiero dalle origini alle epoche più recenti, sia al turista che al residente, alle scolaresche o ai gruppi di studio. L’acqua, la lontra e la figura della ‘guana’ (la strega, leggendaria creatura a volte malefica e altre benevola, ricorrente nelle zone alpine) sono le presenze fisse che indicano il percorso ai vari piani, introducendo alle sale espositive in cui è possibile immergersi nelle vicende della popolazione, comprenderne l’evoluzione e la cultura, immaginare il periodo importantissimo delle miniere e dell’attività estrattiva che ha connotato fortemente i nostri luoghi per molto tempo. Un cammino nella storia che ripercorre le tappe più significative dell’attività umana ordinaria, dall’arte della filatura e tessitura, alla lavorazione del legno e del metallo, la fienagione, ma anche quell’evento straordinario come la Prima Guerra mondiale, che ha coinvolto totalmente la gente del Primiero e Vanoi. Nel museo trova collocazione il ricordo di un personaggio eccellente di cui il Primiero deve andare orgoglioso, l’ingegner Luigi Negrelli, progettista del Canale di Suez, oltre che di numerose opere ferroviarie di importanza strategica. Una sala a lui dedicata, ne ripercorre la gigantesca opera con immagini di impatto. Un nome che è diventato emblematico come ambasciatore di scambi e intrecci tra popolazioni, mescolanze di genti in posti geograficamente distanti, incontri di idee e progetti che superano i localismi per incontrare il mondo. In altre sale trovano posto la collezione Ligabue con i suoi reperti fossili e resti scheletrici di dinosauro, mammut e tigre preistorica, e una raccolta in bacheche di minerali della varia provenienza. Vestito a nuovo, il Palazzo delle Miniere, eretto da Sigismondo duca d’Austria e conte del Tirolo, già sede del giudice minerario e dei diversi uffici pubblici che si succedettero nel tempo, troverà la sua rinnovata funzione in sintonia con i tempi: quella di testimone dei segmenti della nostra storia, messaggero di incontri tra popoli.
Liliana Cerqueni