Oggi pomeriggio il presidente della Pat Fugatti ha
illustrato ai sindaci di Primiero e ad una delegazione del comitato locale
contrario alla riapertura della discarica in località “Salezzoni” a Imer i
contenuti di una bozza di protocollo d’intesa sull’utilizzo temporaneo della
discarica in vista della sua chiusura definitiva. Il protocollo, una volta
firmato, impegnerà la Provincia autonoma di Trento e il Comune di Imer.
All’incontro tenuto a Tonadico presso la sede della Comunità hanno partecipato
il commissario della Comunità Roberto Pradel, il sindaco di Primiero SMC
Daniele Depaoli, il sindaco di Canal San Bovo Bortolo Rattin, il sindaco di
Imer Antonio Loss, il sindaco di Mezzano Giampiero Zugliani e il sindaco di
Sagron Mis Marco Depaoli. Il presidente Fugatti era accompagnato dai dirigenti
provinciali Roberto Andreatta e Fabio Berlanda.
Fugatti ha evidenziato che il testo del protocollo d’intesa, che ha voluto condividere con il territorio, recepisce i contenuti della mozione recentemente approvata dal Comune di Imer sul tema dell’utilizzo della discarica in località “Salezzoni” e lo ha quindi illustrato, assieme ai tecnici provinciali nei principali contenuti.
Secondo il protocollo presentato, i conferimenti presso la discarica di Imer termineranno definitivamente entro giugno 2022, per una quantità massima di rifiuti collocabili di circa ulteriori 8.000 tonnellate, molto ad sotto in termini di quantità rispetto alle ipotesi iniziali. Poi la discarica verrà dichiarata definitivamente esaurita.
Questa indicazione, è stato spiegato, sarà inserita anche nel 5° Aggiornamento del Piano provinciale relativo alla gestione dei rifiuti urbani, che sarà approvato entro la fine dell'anno e che prevederà la chiusura definitiva della discarica di Imer.
Durante l’incontro è stato evidenziato che come soluzione strutturale al tema dei rifiuti non si può contare sull’ampliamento della discarica Ischia Podetti di Trento. Oltre a questo, è stato spiegato, bisogna tenere conto anche della direttiva europea che prevede che entro il 2035 la quantità di rifiuti urbani collocati in discarica sia ridotta al 10%, o a una percentuale inferiore del totale dei rifiuti urbani prodotti.
Roberto Andreatta, dirigente generale del Dipartimento provinciale competente in materia di ambiente, ha spiegato che in Trentino ogni anno si producono circa 230mila tonnellate di rifiuti, di cui 50mila rappresentano residuo che va in discarica.
Il dirigente di Agenzia per la depurazione Fabio Berlanda è entrato nel dettaglio dei contenuti del protocollo, illustrando anche i controlli che questo prevede: sulle emissioni in aria, sulle acque e sul percolato, sui rifiuti in ingresso.
Al termine dell’illustrazione si è sviluppato il dibattito, con i rappresentanti del comitato che hanno ribadito le ragioni della contrarietà alla riapertura della discarica e avanzato alcune richieste di chiarimento.
“Se ci fosse stata la possibilità di non riaprire il sito di Imer – ha detto Fugatti – l’avremmo colta, perché non è nostra intenzione prendere decisioni non condivise dai territori. Se però ci sono ipotesi migliorative dal punto di vista tecnico in merito al percorso che stiamo intraprendendo, siamo pronti a confrontarci. Inoltre confermo che a giugno 2022 i conferimenti termineranno e che adotteremo gli atti ufficiali per rendere effettivi tutti i contenuti del protocollo”.