Sono 130.000 le piccole attività che
rischiano di chiudere nell’immediato futuro, lasciando senza lavoro 260.000
addetti. La preoccupazione dell’Associazione Artigiani del Trentino è alta e le
voci che si alzano come grido d’allarme da più settori a richiesta di sostegno
e attenzione, si fanno in questo periodo sempre più pressanti. Proprio nella
serata di ieri, 30 aprile, gli esercenti e titolari di numerosi saloni di
acconciatori, centri di estetica e attività di cura alla persona, paralizzati
dal lock down previsto dal DPCM dell’11 marzo scorso, hanno risposto
all’iniziativa del flash mob organizzato a livello nazionale, con l’accensione
per cinque minuti di luci e insegne delle loro attività, manifestando in tal
modo contro le disposizioni del Governo del 26 aprile, secondo le quali la
chiusura continuerà fino al 1° giugno prossimo.
L’iniziativa è stata accolta anche da diverse attività locali del Primiero e del Vanoi, che hanno risposto all’invito con questo gesto di sensibilizzazione dell’opinione pubblica e dei decisori politici, sollecitando l’apertura delle attività entro il 18 maggio, e rendendosi garanti del rispetto scrupoloso delle normative di sicurezza per i clienti e gli operatori. Nel Primiero-Vanoi hanno aderito fra gli altri: Hair Studio Loss Francesca, Salone Guido Bancher, Hair Fashion Roberto, Nicky Beauty Saloon, Look Mery, Nicoletta Zugliani, Tiziana Taufer Caoria, Parrucchiera Maria Tonadico, Ivano Marcolini San Martino.
Molte le iniziative segnalate nella campagna social #LASCIATECIAPRIRE e molti i messaggi di condivisione e solidarietà che assumono nella giornata del 1° maggio, Festa del Lavoro, ancora più mordente e significato.