Il raduno di jeep previsto a San Martino dal 12 al 14 luglio prossimo stafacendo insorgere la politica trentina. Si tratta della sesta edizione di "Camp Jeep 2019", un raduno di appassionati del Jeep owners group, una tre giorni in cui gli iscritti potranno testare l'intera gamma di Suv Jeep e mettere alla prova la propria Jeep nei chilometri dei percorsi off-road nell'area e accedere a tantissime attività quali concerti di musica live e animazione per i più piccoli. La scorsa edizione si è tenuta a Spielberg in Austria e nel 2017 al Teltow Flaming Ring di Berlino.
Un evento al quale attesi oltre i 500 partecipanti con relativi mezzi contro il quale hanno preso posizione in questi giorni le opposizioni in consiglio provinciale a Trento.
Il raduno è previsto nelle areedi Ces eTognola, in parte ricomprese nell’area sottoposta a tutela del Parco Paneveggio - Pale di San Martino e questo rinfocola, secondo le opposizioni, il problema dell’opportunita di promuovere eventi impattanti in un contesto cosi delicato e in alta quota.
Ieri l'assessore provinciale all'Ambiente Mario Tonina ha dichiarato di non essere a conoscenza dell’evento e che la Giunta Provinciale ne discuterà venerdi.
A muovere obiezioni sono arrivate ben 3 interrogazioni dei consiglieri provinciali del Partito Democratico, di Futura e del Movimento 5 Stelle.
Il M5S nell'interrogazione di Filippo Degasperi e Alex Marini rimarcano un deciso cambio di marcia rispetto alla leggerezza ed alla unicità della nostra farfalla, sulla quale avevamo puntato, su un modello Trentino come ricarica naturale, che a breve sarà preda di centinaia di motori turbodiesel e 4x4 artigliati pronti a percorrere i sentieri montani, per tre giorni a loro disposizione, seppur limitatamente al percorso strettamente inerente dell’evento, adibito a circuito privato: Iniziative decisamente incoerenti con l’immagine che si è faticosamente costruita per assicurare qualità e valore aggiunto e che, utili a pochi nel breve periodo pagheremo a breve molto care.
Manica del Pd chiede alla Giunta se sia a conoscenza dell'evento e se ritenga che il più classico dei raduni motoristici a stelle e strisce nel cuore delle Dolomiti Unesco rappresenti un contributo alla tutela dell'ambiente e alla valorizzazione dell'identità trentina.
Futura con Paolo Ghezzi e Lucia Coppola sottolineano che la manifestazione doveva tenersi nel Bellunese, ma le riserve sollevate dal Comune di Belluno in merito all'opportunità di svolgere l'iniziativa su un territorio già violato dalla tempesta Vaia dello scorso ottobre ha convinto gli organizzatori a spostarsi a San Martino. Questa zona montana pregiata, purtroppo anch'essa devastata dalla violenza della tempesta, sembra non possa godere di una tutela da parte del Comune di Primiero e degli organizzatori: ancora una volta alla logica del business si sacrifica il rispetto del territorio. Alla Giunta Provinciale Futura chiede: se non ritenga che una manifestazione che vedrà circa 600 jeep scorrazzare in un'area protetta vìoli l’articolo 4 del Piano del Parco Paneveggio-Pale di San Martino che vieta di provocare al suo interno rumori e suoni molesti e quando si concluderà la stesura delle linee guida per la regolamentazione delle manifestazioni sportive e culturali in ambito montano.
Dopo le polemiche del concerto di Moroder un nuovo fronte di dibattito si è aperto riguardo gli eventi compatibili con la montagna.