5 Febbraio
Abbiamo citato il nome di San Silvestro, uno dei protettori delle nostre valli.
A questo proposito vogliamo ricordare una vecchia "s-ciona" storia, riguardante la costruzione della chiesetta di San Silvestro, che si trova all'entrata della Valle, su uno sperone roccioso, dapprima cappella, poi ingrandita a chiesetta, con un'origine che si perde nella nuvolosità del tempo.
Forse dal posto scosceso ove è situata è nata la leggenda.
Fatto sta che i costruttori iniziarono a scavare le fondamenta in loc. Propedas, sul fondovalle, ma la mattina seguente le pietre e gli altri materiali erano spariti e furono ritrovati per caso da un ragazzo operaio sul ciglio di roccia soprastante, e così avvenne per tre volte di seguito, finché si decise di costruirla lassù.
5 Febbraio 1784
Nasce a Mezzano Michele De Zorzi, sacerdote e valente pittore, fin da ragazzo la sua produzione si orientò sull'affresco, nel quale si specializzò a Venezia.
Di animo mite e incline all'ascetismo, a vent'anni, iniziò a girare l'Italia e la Francia, guadagnandosi da vivere affrescando numerose chiese.
Finché il suo girovagare lo portò a Lione, dove aiutato dal prevosto di una chiesa, scoprì la vocazione al sacerdozio.
In seguito fu nominato canonico della cattedrale di Lione, e qui rimase ad esplicare il suo apostolato fino alla morte avvenuta nel 1867. Non tornò più a Primiero.
Fino alla fine del secolo scorso comunque nella chiesa di Mezzano, si potevano ammirare alcuni suoi buoni dipinti, poi cancellati.
5 Febbraio 1883
La salute pubblica di Primiero fu turbata dal vaiolo, l'epidemia iniziò a propagarsi nel mese di febbraio, mietendo vittime in tutta la valle fino al mese di settembre di quell'anno.
Una nota meteorologica: l'inverno 1883-84 fu quasi sempre senza neve, la primavera fu molto buona, ma il mese di giugno brutto e freddo. Il mese di luglio caldo e bello.
Il caldo nei giorni 15 16 17 luglio arrivò a sorpassare i 25 gradi reammur (32 gradi centigradi), il giorno 19 il tempo cambiò e nei giorni 26 e 27 fu possibile osservare le cime coperte di neve.
Un'ennesima prova che il tempo era stravagante anche più di un secolo fa, con inverni miti ed estati calde ma anche fredde.