8 Febbraio
Un tentativo di creare una rudimentale industria di tipo artigianale nella nostra Valle fu quello della coopera a Mezzano che per quasi cinquant'anni resistette alla concorrenza esterna.
Una fornace per la preparazione di laterizi, sfruttando l'argilla della località Nardilai.
I primi tre soci pionieri Orler, Bond, Meneghetti iniziarono la costruzione dell'impianto nel 1882; nel 1889 fu acquistato dall'impresa dei fratelli Luigi e Pietro Trotter di Primiero.
I due fratelli oltre a rilevare la società provvedettero a rimodernarne anche le attrezzature.
La fornace conteneva 30.000 mattoni, si riscaldava a 1200 gradi circa dopo aver bruciato legna per 56 ore: per ogni cotta ne servivano 33 metri steri.
La produzione era di 500 mila pezzi all'anno, tra mattoni ed embrici.
Esisteva anche una piccola fornace che serviva per cuocere le terraglie: le crepe, scodelle e coppe; pignati o boccali; pignate o pentole, e ancora vasi per fiori, portafiori ecc.
Il fiore all'occhiello dell'intera produzione era rappresentato dalle speciali mattonelle stampate con decorazioni e verniciate in diversi colori: le ole che ricoprivano i bellissimi e pregiati fornei a ole, che in molte abitazioni sostituirono i fornei a musat.
La piccola industria artigianale fu distrutta dall'Esercito Italiano nel 1917 durante la ritirata di Caporetto.
Ricostruito dopo la guerra rimase in attività ancora per qualche anno poi la concorrenza delle aziende fuori valle fece rallentare la sua produzione e nel periodo della crisi, verso il 1930 cessò ogni attività. Nel 1941 fu venduto e poi demolito.