10 Febbraio
Verso il 1870 chiuse l'ultima miniera di ferro ancora in attività nelle nostre zone, quella di Transacqua.
Molti Primierotti rimasero senza lavoro e furono costretti a recarsi all'estero per poter "tirare avanti la baracca". Nel giro di una decina di anni ci fu un calo demografico molto rilevante.
Iniziava l'odissea degli operai verso l'Austria e la Germania per la costruzione delle linee ferroviarie di quei paesi, gli aisenponeri, una figura che anche i giovani conoscono grazie ai racconti che narrano le vicende delle nostre Valli e che rimane come testimonianza di vita dura e altrettante strusiede. "...a la matina a l'alba , si senton le trombe suonare, son gli aisenponeri che vanno via, ciao bella mora mia se vuoi venir..." , dice il ritornello del più conosciuto dei tanti canti che sono stati dedicati alla figura degli aisenponeri.
Quasi in ogni famiglia delle nostre Valli c'è stato almeno un aisenponer che ha lasciato la propria terra per lavorare nel famoso aquilon, la galleria dell'Arlberg fra Innsbruck e Costanza.
Molti di questi lavoratori stagionali, specialmente dopo la seconda metà del secolo scorso, si stabilirono definitivamente in quelle zone specialmente nel Vorarlberg, portando con sé le proprie famiglie.
Qui poterono lavorare non solo alla costruzione delle linee ferroviarie ma nelle fabbriche della tessitura e filatura del cotone a Bregenz, Bludenz, Lindau, Dornbirn, Feldkirch, Kennelbach etc.
10 Febbraio 1978
Abbondanti nevicate arrivano nel Primiero, per 3 giorni Primiero rimane isolato, vengono chiusi per slavine i passi di Rolle e Cereda e anche la statale dello Schener, notevoli i disagi per tutta la vallata.
La strada della Cortella rimarrà chiusa per tutto il mese di febbraio.
La provinciale per Caoria rimane ufficialmente chiusa per parecchi giorni.