17 Agosto 1877
Cesare Tomè, in compagnia delle guide alpine Mariano Bernardino e Tommaso Dal Col, effettuano la salita della vetta più alta del Piz de Sagron.
Partiti da Passo Cereda verso le 4 del mattino, presero il sentiero verso la Casera delle Monache, quindi proseguirono per il vallone di Intaiada Bassa, poi Intaiada Alta, che prospetta la Val Cimonega, e per l'opposto versante scesero al Pian della Regina, da dove intrapresero la salita.
Per la parete rocciosa di destra, che è la più praticabile, salirono verso l'angolo orientale fino alle Buse Alte.
Quindi attraversarono la Valle verso il mezzo, dove uno scrostamento superficiale permette il passaggio sulla parete verticale.
Con gravi difficoltà giunsero allo spigolo sud-ovest del Piz.
Dopo varie esplorazioni scoprirono un ripidissimo colatoio, arrampicandosi lungo questo, alle ore 10.50 giunsero alla vasta e piana sommità del Piz de Sagron.
A mezzogiorno il Tomè diede il segnale della partenza.
Nonostante le pessime condizioni meteorologiche, si calarono fino alla depressione che si trova fra il Piz e il Sasso di Mezzodì, e scesero quindi per la Val Asinozza, a Fiera di Primiero, dove giunsero alle ore 19.30 circa.