19 Agosto
Gli antichi statuti di Primiero del 1367, conservati presso l'archivio parrocchiale di Pieve contengono come dice il vocabolo stesso gli statuti e ordinamenti del comune e degli uomini di Primiero, approvati e confermati da Bonifacio De Lupis di Parma marchese di Soragna e di Castelpietra.
Gli statuti rappresentano il documento del passaggio dalla società feudale a quella comunale, ad una concezione della vita più ampia e più libera.
Mediante questi statuti gli abitanti di Primiero si assicuravano il diritto di sottostare a leggi da essi stessi emanate, pur con l'approvazione del podestà e di affiancare a questo i marzolli, i capicomune, delle quattro regole per l'amministrazione della giustizia; nonché il diritto di possedere, vendere, comprare senza più alcuna sudditanza feudale,: affermando la propria dignità di uomini liberi.
Il salario del potestà venne meticolosamente fissato, quasi a sottolineare come questi fosse più il garante degli statuti che non il signore della Valle.
In essi si puntualizza che la giustizia venga amministrata "ogni lunedì nel paese di Primiero. E che tutti i massari e marzolli, ogni lunedì, debbano essere presenti in tribunale per consigliare con buona fede il rettore".
19 Agosto
Ermanno Panzer e Vittorino Toffol furono i pionieri dell'industria alberghiera di San Martino e credettero subito alla sua fortuna turistica.
Non fu così per il loro conte-patrono del beneficio Enrico Welsperg (dalle memorie di don Giacomelli) "il quale era assai alieno dal fabbricare e temeva che l'industria degli alberghi alpini durasse poco, considerava l'alpinismo una moda e ogni nuova proposta per costruire o ampliare la considerava meschina da non potersi approvare". Ciò nonostante nel 1891 si poté fargli accettare il preventivo per la costruzione dell'Albergo Dolomiti e nel 1892 si diede inizio ai lavori e nel 1893 l'albergo con il nome "Hotel Des Dolomites" fu aperto ai forestieri ed era attiguo al primo Albergo Alpino.
L'Hotel Des Dolomites si rivelò subito piccolo per accogliere i numerosi turisti ed Ermanno Panzer e il vice priore don Giacomelli si diedero da fare per ottenere un prestito ed ampliarlo, ma il conte Welsperg rifiutò l'idea.
19 Agosto 2005
Agosto 2005 Renzo Corona con il bergamasco Ivo Ferrari, ha violato la vetta del Dariyo Sar, 6.350 metri, nel Karakorum, una vetta mai scalata prima. L’impresa è propedeutica alla salita della Batura, 7.762 metri, un’altra montagna inviolata e caratterizzata da tre cime. L’impresa è stata portata a termine dai due alpinisti nell’ambito della spedizione “Rakaposhi 2005” il cui obiettivo principale era lo Sperone Nord Ovest del Rakaposhi, 7.788 metri, nel ghiacciaio inesplorato di Masot. Si tratta dello sperone più lungo del mondo ancora inviolato, che con i suoi 4.000 metri di dislivello ed i probabili 7 chilometri di sviluppo rappresenta una delle massime sfide per l’alpinismo esplorativo. Dopo ripetuti tentativi di raggiungere la base dello sperone nord – ovest del Rakaposhi, valutato che i pericoli erano eccessivi per continuare l’esplorazione della via di accesso, i componenti della spedizione hanno deciso di modificare l’obiettivo concentrandosi sulla Batura.