19 Dicembre
Scrive Floriano Nicolao, esperto conoscitore di storia locale: fino al 1856 ad Imer non esisteva nessuna fontana alimentata da acquedotto per rifornirsi di acqua e per abbeverare il bestiame.
L'acqua veniva attinta direttamente dalle sorgenti, dai rivi, dalle valli, etc.
L'acqua allora come oggi era un bene prezioso, ne fa fede una nota datata 1666 a firma del marzolo Bortolo Bettega, dell'onoranda regola di canele e Imer, che dettava pene severe a chi "osasse sporcare l'acqua, col lavar drappi nel rivo, dalla canala in su, cioè dal trozo che li passa fuori la villa et ciò sotto pena di fiorini 25". Nella riunione della rappresentanza comunale del 18 dicembre 1856, alla quale partecipavano invitati dall'altare "chiunque paga steore in questo comune e che tiene diritto in conformità alla legge comunale del 1849" venne approvato un piano quinquennale per la costruzione di tre fontane, due a Imer e una ai Masi.
Nel 1885 venne costruita la lisciaia al Colderivo e due anni dopo quella del Rizol.
Il contratto stabiliva "il corrispettivo di fiorini due e soldi dieci la pertica quadrata comprese porte e finestre". Il comune di Imer costruì , nel 1927, un acquedotto per il paese e per i Masi, su progetto dell'ufficio tecnico provinciale.
La quantità di acqua fornita dalle tre sprgenti del Solan, in base alle misurazioni eseguite risultava di una portata di sei litri al secondo.
L'acquedotto di Solan venne solennemente inaugurato nel mese di luglio del '27. Il costo completo dell'opera fu di lire 328.894,33. Eseguirono i lavori l'impresa fratelli Orsingher di Mezzano e Serafino Giacomelli di Vattaro. In seguito però si stabilì che il consumo d'acqua era superiore.
Nel 1928, si costruì così un'opera di presa in loc. Busi dei Meneghei o Pratugno, distante 200 metri dalla linea precedente.
L'acquedotto dei Fontanazi è storia recente. Venne costruito nel 1962, eseguì i lavori la ditta Parisi di Trento, l'acquedotto percorre una distanza di 3500 metri.
Venne inaugurato domenica 2 dicembre 1962, il costo dell'opera ammontò a 21 milioni.
19 Dicembre 1926
Nasce a Tonadico Albino Turra, fin da bambino dimostrò la sua propensione per la musica, infatti appena undicenne fu in grado di accompagnare all'organo il coro parrocchiale.
Studiò teologia presso il seminario di Trento e nel 1951 fu ordinato sacerdote. Si diplomò in organo e composizione al conservatorio di Bolzano.
Fu insegnante d'organo e composizione presso il liceo musicale Gianferrari di Trento, Monteverdi di Bolzano ed Abaco di Verona.
Il suo nome è legato al ripristino e alla difesa degli organi antichi della regione. Abile concertista, fu il primo in Italia ad iniziare i concerti per organo e cembalo.
Progettò anche nuovi organi come quello della chiesa Santa Maria Assunta di Merano,. Durante una visita ai genitori in Tonadico fu colto da improvviso malore, morì a Feltre il 2 marzo 1970. Un artista che è riuscito attraverso la musica ad esprimere una vera preghiera di elevazione a Dio.