25 Marzo
La domenica delle palme tuttora a Mezzano i fedeli, uscendo dalla messa, assaltano sul sagrato i fabrizieri, carichi di rami d'olivo.
Gli uomini piegavano la rama a la corona e la portavano a casa dove veniva appesa, in passato nella stùa, oggi nella camera matrimoniale.
Diffuso, ancora oggi, tra gli anziani il detto: "se no 'l piou su 'l olìu el piou sui ovi". La distribuzione dell'olivo è una tradizione che comunque si rinnova ogni anno, in tutti i paesi delle nostre valli.
All'olivo erano attribuiti poteri di allontanare disgrazie, soprattutto calamità naturali.
Ancora ai nostri giorni, specialmente durante i temporali, si bruciano i rami d'olivo per allontanare il tuono e i fulmini.
In passato, quando si dubitava che fosse entrato uno spirito maligno in casa, si bruciava sul fuoco olivo o incenso benedetto, si benediva l'abitazione con acquasanta o si faceva benedire dal curato.
25 Marzo 1971
Viene perpetrato l'ennesimo di una serie di furti, che in quel periodo avevano preso di mira le chiese di Primiero.
Il 25 marzo toccò alla parrocchiale di Mezzano.
Nella notte vennero asportate due tele del Settecento rappresentanti, la prima Gesù fra i dottori nel tempio, la seconda la Madonna con il Bambino e i Santi, mentre con l'asta della Croce schiaccia la testa al serpente.
I ladri ebbero il tempo di agire con calma riuscendo pure a scassinare le cassette dell'elemosina.
Non dovevano essere dei professionisti, molto probabilmente, come spesso avviene in questi casi, si trattava comunque di ladri che hanno lavorato su commissione.