31 Dicembre
Fino all'epoca delle miniere, attorno alla fine del XIX secolo, si usava attendere nelle famiglie la Mezzanotte di San Silvestro, in una maniera particolare: si preparava un po' di piombo fuso, che veniva versato nell'acqua fredda.
Dalle forma delle figure fantastiche che esso assumeva nel rapprendersi, si ricavavano i pronostici per l'anno a venire.
31 Dicembre
Uno dei delitti più gravi considerati dagli statuti di Primiero, del 1367, era quello di mettere a repentaglio la sicurezza della Valle, l'imbocco della quale era custodito dalla fortezza posta sopra il colle di San Silvestro, ed è appunto all'inviolabilità di esso che si riferisce l'ultima rubrica del terzo libro.
"Stabiliamo che se qualche uomo o persona del distretto di Primiero avesse intenzione di salire sopra il colle di San Silvestro per custodirlo o costruirvi qualche edificio o apportarvi qualche cambiamento senza l'autorizzazione del potestà Bonifacio De Lupis, debba esser puntio in modo che ne muoia e tutti i suoi beni siano incamerati dal comune".
31 Dicembre 1367
Su uno sperone del Monte Totoga, a 1350 metri d'altezza, di fronte alla parete massiccia della Vederna, biancheggia la chiesetta di San Silvestro, sentinella della Valle.
Secondo lo storico Zieger, la chiesetta più antica esistente nella nostra zona, matrice di tutte le altre della Valle, anche se le sue origini sono piuttosto discordanti. è accertato che già prima del 1300 esisteva un nucleo primitivo di cui resta la piccola abside semi-circolare, che subì parecchie trasformazioni nel corso dei secoli, fino alla forma attuale.
Fin ai tempi antichi dunque, santuario frequentato e venerato dagli abitanti delle nostre zone.
La tradizione vuole che ancora oggi in questo giorno ci si rechi in quel luogo per partecipare alla messa alla cappella dedicata a San Silvestro alla nostra gente.
Curiosa è la s-ciona che riguarda la costruzione della chiesetta di S. Silvestro, forse originata dal posto scosceso dove è situata.
I costruttori iniziarono a scavare le fondamenta in loc. "Propedas", sul fondovalle. Ma la mattina seguente le pietre e gli altri materiali erano spariti. Furono ritrovati per caso da un ragazzo capraio sul ciglio di roccia soprastante.
E così avvenne per tre volte di seguito, finché si decise di costruirla lassù. Di San Silvestro diffusa fu ancora in Valle la credenza del miracolo da lui eseguito per salvare un innocente boscaiolo di Caoria, erroneamente ritenuto colpevole di un delitto.
Narra la leggenda, riportata dal Felicetti, che il disgraziato che si chiamava Vincenzo Loss, arrivato al Passo Gobbera ammanettato in mezzo a quattro sbirri, scorta la chiesetta santuario di San Silvestro, lanciò una disperata invocazione al Santo.
Subito le catene che gli legavano i polsi si sciolsero e caddero a terra, con immensa meraviglia sua e degli sbirri.
Il capo riferì l'accaduto al giudice di Fiera ed il Loss fu rimesso in libertà. Un pezzo di quella catena è tutt'ora conservato, appeso di fianco all'altare della bella chiesetta che è stata restaurata in tempi recenti.
31 Dicembre 1718
Il vescovo di Feltre Antonio de pulcenico infeudava dei prati della Vederna, nel regolato di Imer, Giovanni Maria Bilesimo di Feltre,