COMUNICATO STAMPA
Primiero, giovedì 18 settembre 2014
Il Comitato “Per un Primiero meno diviso” ringrazia sinceramente tutti i cittadini della valle per aver contribuito, attraverso le risposte fornite al sondaggio sulla fusione dei comuni, a dare un clamoroso scossone al sistema politico-istituzionale di Primiero.
Si potrebbe dire che “se Maometto non va alla montagna, la montagna va da Maometto”:i risultati indicano inequivocabilmente l’urgenza di un cambiamento strutturale che consenta al territorio di tornare competitivo e da oggi nessuna amministrazione potrà astenersi dal rispondere concretamente al messaggio ricevuto: tutti dovranno impegnarsi per definire al più presto il miglior progetto possibile di fusione per Primiero.
Noi continueremo a stimolare il dialogo affinché il nuovo assetto sia il più ampio e inclusivo possibile, riducendo così gli sprechi e massimizzando i vantaggi.È infatti noto che il “Comune unico”, oltre a poter fornire adeguatamente in via diretta la gran parte dei servizi, assumerebbe su di sé le prerogative della attuale Comunità di valle, esercitando un effettivo ruolo di sintesi politica e programmazione socio-economica di area vasta.A governare Primiero ci sarebbero un unico consiglio comunale, una sola giunta esecutiva ed un unico sindaco:se costoro non si dimostrassero in grado di produrre decisioni o risultati, potranno essere rapidamente sostituiti.
L’epoca dei rimpalli di responsabilità, delle meline infinite, dei veti incrociati, delle intese disattese, dei castelli di carta protocollo e della politica come accaparramento di clan o promozione del destino personale deve finire:questo ha detto in fondo la gente di Primiero!
Il Comitato si mette a disposizione per elaborare, insieme ad amministratori e tecnici locali e provinciali un progetto realistico dove le aspettative e le esigenze degli attuali municipi siano tenute in debito conto, nella consapevolezza però che dopo il referendum saranno i nuovi organi eletti ad costruire l’edificio COMUNE.
Voltiamo pagina insieme, e iniziamo a pensare ed agire “ricordandoci del futuro”.