17 Novembre 1882
Una alluvione investe le Valli del Primiero - Vanoi.
17 Novembre 1899
L’incendio più esteso che si ricordi a memoria d’uomo nelle nostre Valli è quello verificatosi a Imèr in localita Morosna dal 17 novembre 1889 e durò per diversi giorni, quando le fiamme presero il sopravvento su tutto il ripido versante nord ovest del monte Vederna creando un “pauroso spettacolo” visibile da tutti i paesi della valle. Allora si disse che furono interessati 200 ettari di bosco. La cronaca riporto l’evento sul quotidiano Alto Adige che descrisse : “Dalla passata notte il bosco di Morosna sul tenere del Comune di Imer è in fiamme per una estensione di 2 chilometri quadrati. E’ un pauroso spettacolo. Oltre 500 uomini sono occupati per circoscriverlo”.
Solo sette anni più tardi nello stesso mese di novembre e precisamente il primo novembre del 1906 un altro incendio interessò un ettaro del Pecolet lungo la strada per Passo Gobbera17 Novembre 1910
Un disertore di Primiero del 1910
A San Donato di Lamon le guardie hanno tratto in arresto un giovane straniero evidentemente disertore. Lo sconosciuto dichiarò chiamarsi Lucian Attilio di Primiero, soldato nei Cacciatori delle Alpi scappato da Trento. Dichiarò pure di aver tentato di disertare un' altra volta ed essere stato condannato perciò a 12 mesi di prigione.
Il Lucian che indossava ancora l'uniforme e portava la sciabola, fu tradotto a Feltre ove resterà in attesa delle disposizioni del ministero.
tratto da Il Gazzettino 1910
17 Novembre 1918
Era da poco terminato il primo conflitto mondiale.
Da alcuni giorni cominciarono ad affluire nei loro paesi tutti gli ex militari austriaci, che speravano di restarsene finalmente a casa loro.
Ma un ordine del presidio militare decideva che tutti gli ex soldati austriaci fossero considerati come prigionieri di guerra.
E con un ordine del 16 novembre vennero raccolti 497 reduci che furono trasportati ad Isernia, da ove ritornarono a casa solo nel gennaio dell'anno successivo (precisamente il 31), mentre la loro opera sarebbe stata più che necessaria per la ricostruzione in patria, che aveva subito gravi danni specialmente nel patrimonio forestale, ed in quello alberghiero.
17 Novembre 1918
Viene diffuso tramite i capi comune l'ordine ai reduci della Prima Guerra Mondiale combattuta sui fronti della Russia, Rumenia ed Italia di presentarsi a Canale, Fiera e Imer per ottenere i documenti di liberi cittadini italiani.
Si dice loro che prima di avere i documenti devono compiere una breve visita all'Italia.
Forzatamente vengono condotti a Onè di Fonte e Cittadella, dove rimangono 20 giorni e diventano prigionieri di guerra.
Quindi in treno vengono trasportati ad Isernia nel Molise per l'internamento, in quel luogo parecchi contrarranno malattie dato il pessimo trattamento e qualità del cibo.
Verranno liberati nel febbraio del 1919.
17 Novembre 1918
17 novembre 1918 Un avviso esposto a Fiera invita tutti coloro che hanno prestato servizio militare nell’esercito austro – ungarico a presentarsi al comando del 73° fanteria. In molti ubbidiscono scendendo verso il paese. Senza nemmeno il tempo di prendere qualche effetto personale, gli uomini vengono incolonnati e fatti incamminare verso lo Schenèr. La prima pausa per il pernottamento viene concessa ad Onè di Fonte. A Cittadella vengono fatti salire sul treno, in vagoni bestiame, sigillati all’arrivo a Roma. Da qui il convoglio raggiunge Isernia, nel Molise, dove i nostri sono rinchiusi in un convento abbandonato e trasformato in campo di concentramento.