E’ un futuro ignoto quello del camping di San Martino, secondo il Consigliere Provinciale di Onda Civica Trentino Filippo Degasperi, che ha presentato di questi giorni una seconda interrogazione in Provincia nel tentativo di fare chiarezza sulle sorti della struttura turistica.
Lo stesso Consigliere aveva presentato un anno fa analoga interrogazione alla quale non fu fornita risposta, nel frattempo da oltre un anno e mezzo San Martino di Castrozza è senza camping. La chiusura dell’importante struttura turistica è sine die, afferma Degasperi nell’interrogazione, “il Comune di Primiero SMdC, con deliberazione del Consiglio Comunale n. 37 dd. 31.07.2019, ha approvato l’avvio della procedura di alienazione tramite permuta dell’area camping di San Martino di Castrozza con contestuale avvio di una “preventiva indagine di mercato” per rilevare manifestazioni di interesse alla operazione. Il compendio immobiliare denominato “campeggio Sass Maor” si trova ai margini dell’abitato di San Martino di Castrozza, sulla strada che porta al parcheggio degli impianti di risalita di Ces. Il campeggio è stato realizzato nei primi anni settanta del secolo scorso e successivamente, negli anni ’80, è stato ampliato su terreno ottenuto in concessione dalla Provincia. Più recentemente, il Comune di Siror, prima, ed il Comune di Primiero SMdC, poi, hanno proceduto ad interventi di adeguamento e messa a norma per circa 400mila euro affidando ad un terzo privato le gestione della struttura turistica. Va precisato, si legge nell’interrogazione al Presidente della Pat, che nell’aprile del 2005 il campeggio Sass Maor, di proprietà del Demanio, è stato trasferito dalla P.A.T. all’allora Comune di Siror, giusta atto di cessione a titolo gratuito modale dd. 8.04.2005 nn° di Racc. 34312/Rep. 26311). Il trasferimento è stato autorizzato con deliberazione della Giunta Provinciale n° 568 dd. 25.03.2005 alla condizione seguente: “I beni ceduti in proprietà non possono essere alienati dal cessionario. Il vincolo di inalienabilità è annotato nel Libro Fondiario. In deroga al divieto di alienazione, la Provincia può autorizzare il cessionario alla permuta totale o parziale dei beni acquisiti in proprietà, purché permanga anche nei confronti dei beni acquistati a titolo di permuta la destinazione di pubblico interesse già inerente al bene originariamente ceduto, ovvero altra destinazione di pubblico interesse individuata nella autorizzazione alla permuta”.
A seguito della fusione ex L.R. del 24 luglio 2015 n. 16, all’ex Comune di Siror è subentrato il Comune di Primiero SMdC il quale, “ritenute le difficoltà nella gestione complessiva dell’area e visti i necessari lavori ed investimenti per migliorare e mettere a norma l’intera struttura” (Delib. CC n. 37/2019), ha ritenuto di spogliarsi del compendio immobiliare trasferendolo mediante permuta a terzi eventuali interessati.
Già le modalità individuate dall’Ente sollevano delle perplessità, scrive Degasperi, senza motivare puntualmente il perché, l’Ente proprietario ha deciso di alienare il cespite, rinviando all’offerta del privato l’oggetto della permuta che ne individui e soddisfi il pubblico interesse. Una rivoluzione copernicana che apre un nuovo varco giuridico nel nostro Ordinamento.
Sia quel che sia, il Comune ha avviato una asserita procedura di permuta di un bene pubblico gravato da vincolo modale in esito alla quale – senza attenderne la conclusione - il campeggio Sass Maor è stato smantellato ed ai quasi 100 campeggiatori stanziali è stato ordinato l’immediato sgombero. Caso unico in Trentino, scrive Degasperi, in un’epoca di declino economico che richiederebbe il massimo impegno nel diversificare l’offerta turistica, San Martino di Castrozza smantella il proprio camping dopo oltre 50 anni di onorato servizio. Impregiudicate le vere ragioni che sottendono la scelta dell’Amministrazione in carica ed i possibili esiti delle vertenze giudiziarie radicate dai campeggiatori, ci si chiede quale è il ruolo della P.A.T. nella vicenda e quali sono stati i controlli effettuati dagli uffici.
Secondo Degasperi di Onda Civica, il valore dei cespiti ceduti a titolo gratuito dalla P.A.T. nel 2005 era pari ad euro 4.351.000 e la stima fatta dal Comune di Primiero SMdC per il concambio con il privato della area del campeggio si attesta ad euro 1.709.297,73. Già questo è un dato che solleva delle perplessità e legittima la richiesta di un chiarimento in merito all’intervento della Provincia nella vicenda. Spetta a quest’ultima, infatti, rilasciare l’autorizzazione necessaria per l’avviamento e la conclusione della operazione.
Secondo l’atto di cessione del 2005, il procedimento di permuta del terreno demaniale avviato dal Comune doveva essere preceduto o, quantomeno, accompagnato dalla formale autorizzazione alla cessione della P.A.T., che - in esito alle proprie valutazioni - potrebbe anche richiedere il rientro a titolo gratuito nella propria disponibilità dei suddetti immobili laddove il pubblico interesse, al cui soddisfacimento gli stessi sono destinati, dovesse cessare.
Tutto ciò premesso il Consigliere Provinciale Degasperi interroga il Presidente della Provincia per conoscere:
1.se è a conoscenza delle vicende sopra descritte;
2.se sono pervenute (e, se sì, in quale data) da parte del Comune di Primiero SMdC richieste di autorizzazione di alienazione tramite permuta del campeggio Sass Maor di San Martino di Castrozza;
3.se il Comune di Primiero SMdC ha provveduto ad inviare alla Provincia eventuali risultati delle indagini di mercato effettuate o le offerte del privato eventualmente pervenute;
4.se la Provincia ha avviato un procedimento amministrativo finalizzato al rilascio al Comune di Primiero SMdC dell’autorizzazione alla alienazione tramite permuta del campeggio citato;
5.se è intervenuta da parte Provincia alcuna autorizzazione all’alienazione mediante permuta da parte del Comune di Primiero SMdC del campeggio citato.
A norma di regolamento richiede risposta scritta.”