Siamo abituati a sentirle queste parole nel nostro vivere quotidiano. A volte sono talmente scontate da dimenticarci “chi e che cosa ci sta dietro”. Ecco perché la Comunità di Primiero ha deciso di proporre tre incontri che andranno ad affrontare il tema dei servizi, della scuola e dintorni e in generale quello che fa l’ente. Questo perché “dare un nome alle cose” o almeno far capire cosa ci sta dietro ai servizi può rendere più chiaro il ruolo stesso della Comunità.
L’idea di queste tre serate è quella sì di raccontare la Comunità ma con alcuni principi di base: trasparenza, chiarezza e semplicità. Il filo conduttore sarà quello della sovraccomunalità: caratteristica intrinseca dell’operato della Comunità, valore aggiunto di ogni azione che pone l’attenzione alle persone, al non gravare sui cittadini in termine di mancati servizi o servizi più costosi o mancata equità tra un territorio e l’altro.
La prima occasione per riflettere su questi temi è per lunedì 24 marzo 2014 alle ore 20.30 presso il Centro civico di Mezzano. Nel corso della serata, dal titoli “Servizi: sono solo parole?” saranno trattati argomenti quali l’intervento 19, la Piscina intercomunale di Primiero, l’assistenza domiciliare e le politiche giovanili.
Il secondo appuntamento è fissato per lunedì 31 marzo 2014 alle ore 20.30 a Tonadico presso la Sala Luigi Negrelli della Comunità di Primiero. La serata dal titolo “Scuola e dintorni” porrà l’accento su tutto quello che ruota intorno al tema dell’istruzione e dei servizi quali mensa, centri estivi e trasporti scolastici.
Infine con il terzo incontro dal titolo “Il punto: dubbi, domande e perplessità” fissato per lunedì 7 aprile 2014 sempre alle 20.30, presso la Sala don Loss dell’Oratorio di Canal San Bovo, ci sarà la possibilità di fare il punto su quanto emerso nei due incontri precedenti in un’ottica di stimolare il dialogo con i cittadini.
Agli incontri, moderati da Manuela Crepaz, saranno presenti come
relatori il Presidente Cristiano Trotter e gli Assessori di riferimento della
Comunità di Primiero.
Torniamo a pensare alle persone
Mensa scolastica, intervento 19, piscina, assistenza domiciliare, politiche giovanili, piste ciclabili, macello intercomunale, università della terza età, diritto allo studio, bike sharing, trasporto pubblico ...
Siamo abituati a sentirle queste parole nel nostro vivere quotidiano. A volte sono talmente scontate da dimenticarci chi ci sta dietro. Ecco perché la Comunità di Primiero ha deciso di proporre tre incontri (i tre prossimi lunedì, il primo incontro dal titolo “Servizi: sono solo parole” si terrà lunedì 24 marzo alle 20.30 presso il Centro civico di Mezzano) che andranno ad affrontare il tema dei servizi, della scuola e dintorni e in generale tutto quello che fa la Comunità di valle. Questo perché “dare un nome alle cose” o almeno far capire cosa ci sta dietro ai servizi, alle possibilità può rendere più chiaro il ruolo della Comunità di valle.
Ma noi non vorremmo solo raccontare al cittadino il nostro operato o “dire” quanto è brava la Comunità. L’idea di questi tre incontri è quella di raccontare la Comunità ma con alcuni principi di base: trasparenza, chiarezza e semplicità. Ci rendiamo conto che farlo ora, ossia proporre degli incontri oggi, può essere rischioso. Ma forse, lo è ancora di più, star a guardare o irrigidirsi su posizioni e dati di fatto. Lotte di potere, diatribe a mezzo stampa allontano dalle istituzioni. Allontano i cittadini dal voler bene alla cosa pubblica. Pubblica, di tutti. Cosa c’è da perdere in questo momento? Forse ci stiamo perdendo la centralità della persona che deve essere la bussola di ogni operato pubblico.
Con questo spirito e con la voglia che la comunità di Primiero, intesa come l’insieme dei cittadini, delle famiglie, dei fruitori di servizi si avvicini a questo mondo o almeno possano scoprire quanto si sta facendo.
Il tema spinoso, che investe istituzioni, cittadini è quello di un futuro incerto. Lo è per la crisi che attanaglia le nostre famiglie, lo è per i giovani che si ritrovano in un mondo del lavoro senza possibilità. Ma cosa possiamo fare? Cosa dobbiamo fare? Forse ripartire dalle persone. Da un modo diverso di fare politica dove non importa se è il comune o la comunità che offre il servizio: l’importante è che venga fornito, anche nel più piccolo comune. Dove non importa se ha più visibilità uno o l’altro ente: l’importante è che nulla vada a gravare sui cittadini in termine di mancati servizi o servizi più costosi o mancata equità tra un territorio e l’altro.
Ma facciamo un passo in più: andiamo oltre “lo Schener”. Cerchiamo di far capire quanto oggi sia essenziale avere, non dico una visione unica e imposta, ma almeno la voglia e l’intelligenza di dare un’apparenza di unità per il bene della nostra valle. Perché, la storia dovrebbe insegnarcelo, le divisioni, i confini non fanno altro che dividere, fanno perdere di valore e di importanza il territorio. Se la logica del campanile, del “faccio io”, delle poltrone, continuerà a guidare l’operato pubblico i cittadini, le persone vedranno sempre più lontane le istituzioni.
Noi non lo vogliamo e ripartiamo da qua. Dalle persone.
Cristiano Trotter,
Presidente della Comunità di Primiero